La mattina del 13 agosto 1950 – esattamente 70 anni fa – nessuno avrebbe potuto immaginare che di lì a poche ore sarebbe accaduto qualcosa di straordinario. Da tre anni, ormai, un nuovo confine aveva diviso, oltre che un territorio contraddistinto da una millenaria unitarietà, anche i tantissimi goriziani che si erano trovati a vivere lungo i due lati della cosiddetta “cortina di ferro”. Un confine doppiamente spietato: sia per la ferita inferta alla comunità locale, sia per la maniera in cui era presidiato dai graniciari, le guardie jugoslave che non esitavano a usare i fucili contro chiunque si azzardasse a varcarlo senza autorizzazione.
